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Anarchia e femminismi contemporanei

Sabato 6 settembre
15:00
Parco del Fondo Comini
via Fioravanti, 68, Bologna
Relatori
Elia Arfini
Gruppo anarchico Germinal di Trieste
Erica Lagalisse

All’inizio del ‘900, femminismo e anarchismo hanno avuto una stretta relazione, al punto da generare una terza corrente politica e intellettuale, l’anarcofemminismo –o anarcafemminismo. Un secolo dopo, questa relazione è al tempo stesso più forte e più debole. Più forte perché i femminismi contemporanei hanno indubbiamente una componente libertaria, nei temi e nelle pratiche. Più debole perché questa relazione viene raramente esplicitata e, sia da parte anarchica che femminista, non del tutto esplorata. Nel femminismo, manca un’analisi dettagliata delle intersezioni storiche e teoriche con il movimento anarchico. Nell’anarchismo, manca una riflessione capillare sull’inclusione delle pratiche e critiche femministe. Eppure, una maggiore intersezione tra movimenti anarchici e femministi è oggi più urgente che mai. L’ecofemminismo mostra che la crisi climatica e conseguente catastrofe ecologica non sono imputabili solo a Stato e Capitale, ma anche un prodotto del patriarcato, la cui volontà di dominio sul mondo inizia con l’oppressione di genere e continua con quella di specie, e sulla natura. I movimenti LGBTQ+ e la teoria queer puntano il dito contro le forme di oppressione individuale, relazionale e sociale basate su genere e identità sessuale che ancora permangono nelle nostre società “egualitarie”. Un secolo fa, durante l’ascesa dei regimi totalitari, personalità come Emma Goldman, Voltairine De Clayre, He Zhen, Lucía Sánchez Saornil, Noe Ito mostravano l’importanza di stabilire alleanze tra anarchismo e femminismo. Oggi, siamo nuovamente nell’occhio del ciclone delle politiche d’odio dell’estrema destra, volte da un lato a rafforzare visioni autoritarie e gerarchiche delle identità e dei rapporti di genere, e dall’altro a distrarre dalla conseguenze disastrose della crisi del neoliberismo. È il momento di riprendere il dibattito, rendendo manifeste le intersezioni che già esistono, e impegnandosi a crearne di nuove. Che cosa significa parlare di anarcafemminismo negli anni 2020? Quali pratiche e teorizzazioni dell’anarchismo storico si ritrovano nei movimenti femministi contemporanei? Quali tematiche femministe possono ampliare l’orizzonte d’analisi e azione dell’anarchismo? Quali barriere esistono, e sono esistite, alla creazione di una più stretta alleanza -intellettuale e politica- tra anarchismo e femminismo? Quali luoghi o momenti d’incontro esistono, oggi, che possano facilitare questo dialogo?